Autorità unica Acqua e Rifiuti, Laghi: “non parlarne in Consiglio regionale è sinonimo di problemi irrisolti”

L’analisi del consigliere regionale, capogruppo del polo civico DMP, in merito all’assenza della proposta di legge sull’Autorità unica regionale per la gestione di acqua e rifiuti tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio. Per Laghi è sinonimo di criticità irrisolte.
 
“Nella seduta di Consiglio Regionale di mercoledì 13 aprile, diversamente da quanto atteso, non sarà portata la proposta di legge sull’Autorità unica regionale per la gestione di acqua e rifiuti. Un chiaro segnale dei gravi problemi giuridici, economico-finanziari e tecnici in essa contenuti e che, evidentemente, non sono stati risolti”. Così Ferdinando Laghi, capogruppo alla Regione di De Magistris Presidente.
“Assenza di concertazione con i Comuni, le Parti Sociali, il Terzo Settore, iter in commissione incompleto, sono solo alcuni degli aspetti nei quali la proposta di legge appare sostanzialmente deficitaria. Ma anche l’impianto, normativo e tecnico, di questa legge appare assolutamente non condivisibile. Un impianto – continua il consigliere Laghi – che accentra ulteriormente nelle mani della politica – e, nello specifico, del Presidente della Giunta – il governo di ambiti così sensibili come acqua e rifiuti, attraverso la designazione diretta del Direttore Generale dell’Autorità di gestione.
Ma tutti questi problemi non possono far passare in secondo piano le gravi contraddizioni tecniche contenute nella proposta di legge – aggiunge Laghi-, dal potenziamento previsto per l’incenerimento dei rifiuti, con il raddoppio dell’impianto di Gioia Tauro, alla enorme concentrazione dei rifiuti negli ecodistretti, al ricorso alla tecnica della Digestione Anaerobica (ancora combustioni!) per il trattamento della frazione umida dei rifiuti.
Si sta perdendo una grande occasione di emendare utilmente, il Piano Regionale sui Rifiuti che tanti disagi, spese e gravissimi disservizi ha provocato e continua a provocare alle popolazioni calabresi. Così come la mala gestione dell’acqua pubblica non può costituire un alibi per nebulose e solo ipotetiche ipotesi di riforma del settore – conclude il capogruppo di De Magistris Presidente -, ancor prima che la situazione economico-finanziaria, che coinvolge, oltre a SORICAL e FINCALABRA, anche banche tedesche (!), sia stata del tutto chiarita. Con la multiutility lombarda A2a spettatrice, per ora, interessata.”

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