Legge regionale sulla discriminazione di genere, Laghi (DMP): “non rende giustizia alle donne, proporremo una legge più incisiva”


Per Laghi, un’occasione persa per incidere realmente sull’uguaglianza. Il Polo civico si è astenuto per proporre una legge confrontata con le parti sociali, associazioni, comitati che si occupano delle esigenze reali delle donne.
 
“Una proposta di legge che, seppur lodevole e dedicata a chi è donna, non tiene nel debito conto delle esigenze reali delle donne e non ha tenuto conto nemmeno dei tempi che, anche questa volta, sono stati troppo brevi per discuterla e condividerla sufficientemente sia tra i membri del consesso, sia con le componenti sociali”.
Così Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente), in merito al voto sull’approvazione in Consiglio Regionale della legge sulla discriminazione di genere, proposta dalla maggioranza.
Per Laghi, “quella di oggi, 8 marzo, è stata in realtà un’occasione perduta per incidere, realmente, sull’uguaglianza uomo-donna, anche dal punto di vista lavorativo, nonostante abbia visto tutti dalla parte dei diritti delle donne”. Queste, infatti, le motivazioni che hanno portato all’astensione del polo civico del Consiglio Regionale al momento del voto sulla proposta di legge.
Secondo il consigliere Laghi, la proposta di legge non entrerebbe nella fase operativa, pur tracciando delle condivisibili linee guida sul problema. E’ per questo che il gruppo De Magistris Presidente presenterà una più articolata e incisiva proposta di legge che entri nel merito della parità di genere, grazie alla collaborazione con le parti sociali, le associazioni ed i comitati che di questo si occupano e con i quali le interlocuzioni sono già iniziate.

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