Testimonianza
Buongiorno. Seguendo vari documentari vorrei semplicemente esprimere una mia considerazione. Penso ai nuovissimi impianti ad alta tecnologia per lo smaltimento dei rifiuti. il problema e, conseguentemente, la paura sta nella gestione a regime dell’impianto. La manutenzione sarà di piena efficienza e non inquinante? Con le infiltrazioni delinquenziali il dubbio è molto, molto alto. Altissimo! Ci vogliono molti soldi per mantenere una corretta efficienza e non inquinare l’ambiente.
Allora, il mio pensiero, si potrebbe fare una FERREA LEGGE , addirittura inserita in Costituzione in modo a evitare che qualche “buontempone di turno” possa renderla inefficiente, dicevo una LEGGE nella quale è stabilito in modo assoluto, categorico, obbligatorio, pena pesantissime sanzioni penali e pecuniarie, il controllo sul posto in
date fisse ( es. ogni tre mesi ecc… ) da parte di un’equipe di almeno 10 persone composta da funzionari soggetti a rotazione nei loro incarichi di lavoro quotidiano, addirittura vengono spostati nelle varie zone di tutta Italia: comandante dei carabinieri, della finanza, questura, prefettura, il sindaco più altri due-tre assessori, direttore INAIL e INPS, ecc.. Chiaramente pagate, per questi sopralluoghi di controllo, con un equo indennizzo, ma rispondono personalmente sul perfetto funzionamento dell’impianto.
In pratica noi cittadini sappiamo che le nuove tecnologie garantiscono impianti ad impatto prossimo allo zero ma se gestiti fraudolentemente creano gravissimi danni alla salute. Se ci fosse l’assoluta garanzia di un controllo serio, obbligato, certo, con cadenza fissa!
Credo molti potrebbero accettarlo. Qualche mese fa, parlando mi dissero che c’è un impianto di cremazione sito ad una decina di chilometri da un centro abitato, normalmente funziona bene, ma se succede qualche leggera anomalia, gli abitanti, vedendo un po’ di fumo nero, avvisano subito i carabinieri. Ecco, il controllo non deve essere sollecitato spontaneamente da qualche coraggioso volenteroso ma essere perentorio obbligatorio in data fisse non spostabili o rimandabili.
Certo una LEGGE molto sui generis, nuova, politicamente insueta. Ma, chissà, anche da noi potremmo essere protagonisti di questa “inconsuetudine!”
Scusa se il mio scritto non è di un grande letterato, ma spero sia riuscito ed esprimere il mio e, probabilmente anche di altri, pensiero.
14-10-2022
-Di seguito la risposta
Buongiorno a lei.
ho qualche conoscenza sull’argomento di cui ci parla e di cui mi occupo da lungo tempo, per cui entro subito nel merito della sua proposta che mi sembra francamente di difficile attuazione. Vado per punti, con una rapida premessa:
1) NON esistono impianti industriali e impianti di combustione in genere, qualunque sia la tecnologia utilizzata, che abbiano emissioni irrilevanti in atmosfera. Il mito della “tecnologia salvifica” è, appunto, un mito…
2) I processi di combustione, qualunque sia il combustibile utilizzato (combustibili fossili, biomasse boschivo-forestali, rifiuti) immettono, INEVITABILMENTE, in atmosfera gas climalteranti ad effetto serra e sostanze nocive per la salute, sia direttamente che attraverso l’inquinamento delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e, quindi, delle catene alimentari. La loro pericolosità varia da effetti dannosi in genere a rischio cancerogeno accertato.
3) Le leggi di cui parla e che richiede con forza, in realtà esistono già, per la gran parte. Il problema è la loro applicazione…
4) Organizzare dei controlli come quelli da lei auspicati credo sia impossibile, sia per gli evidenti elevatissimi costi che comporterebbero, ma, ancor di più, per l’impossibilità pratica ad organizzarli.
5) Vorrei invece sottolineare quello che lei ha illustrato null’ultima parte di quanto scrive. Ciò che realmente manca e che consentirebbe una efficace opera di contrasto a chi volesse lucrare sulla salute, sugli interessi e sui diritti delle nostre popolazioni è il CONTROLLO SOCIALE, l’attitudine cioè dei cittadini – non solo di qualche “coraggioso volenteroso” come lei giustamente li definisce – ad azioni condivise di cittadinanza attiva, volte alla tutela “dal basso” dei diritti fondamentali di ciascuno. Sono convinto che questa sarebbe la soluzione più efficace, oltre che la più economica.
Cordiali saluti a lei .
Ferdinando Laghi